dopo tante parole altrove
Ci sono gli stessi miei occhi stanchi, che col sonno rendono il massimo sognando luci che non abbagliano, suoni che non stordiscono, immagini che fatte con uno a l'altro elemento diventano l'altra realtà che finisce con l'alba.
Ci sono le braccia stanche ,adagiate sui tasti ,testimoni silenziosi di parole diverse che ,senza la forza per muovere le dita ,abbracciano le idee più segrete .
Le gambe sorreggono sapienti e forti tutto il carico che una mente può partorire senza pensare al crac previsto da pesi e misure sempre più importanti.
I piedi che portano lontano da tutto questo per salvarti la vita, e che e a cui affidi ciecamente la bussola mezza rotta della consuetudine o della correttezza.
Lo stomaco, la dove intorno c'è lo scelto che non avresti voluto ,potendo scegliere ,ma che non ci sarebbe stata sapienza conoscendoti .
E se rimane spazio tra tanta confusione resto io ,spettatore e attore di tutta questa finzione che finisce sul palcoscenico , sperando in un mio...
almeno in un mio applauso.
Ci sono le braccia stanche ,adagiate sui tasti ,testimoni silenziosi di parole diverse che ,senza la forza per muovere le dita ,abbracciano le idee più segrete .
Le gambe sorreggono sapienti e forti tutto il carico che una mente può partorire senza pensare al crac previsto da pesi e misure sempre più importanti.
I piedi che portano lontano da tutto questo per salvarti la vita, e che e a cui affidi ciecamente la bussola mezza rotta della consuetudine o della correttezza.
Lo stomaco, la dove intorno c'è lo scelto che non avresti voluto ,potendo scegliere ,ma che non ci sarebbe stata sapienza conoscendoti .
E se rimane spazio tra tanta confusione resto io ,spettatore e attore di tutta questa finzione che finisce sul palcoscenico , sperando in un mio...
almeno in un mio applauso.