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lunedì 3 marzo 2008

l'utopico riscatto del tempo per strada

per riaverlo,calcolerei,se potessi e non ne avessi paura
il tempo delle attese
perchè la paura è dentro e per quel tempo e non per quel modo
In definitiva e per me
attesa e atteso è paura spesso
il raro resto piacevole usa strade più colorite
vicino al mare o di campagna
mulattiere coi rovi ai lati
che mordono gentili i polpacci
che non trovi nella guida michelin
che, quasi l'erba al centro non è conseguenza
ma un'arteria vitale
per questo ,pensandoci ,preferisco la mountainbike.

7 Commenti:

Blogger Daniel ha detto...

Questa società ci illude di potere ingannare lo spazio attraverso il tempo... e il tempo attraverso lo spazio...
Pur tuttavia lo spazio è reale, il tempo è una congettura.
Un saluto Mr Quetar
Daniel

3 marzo 2008 alle ore 18:00  
Blogger Daniel ha detto...

Sai Mr Quetar, io amo la babele linguistica.. credo sia un'enorme ricchezza... Ogni lingua è un mondo infinito da esplorare.. non ci sono viaggi più belli che quelli nella sociolinguistica.. Ma ci vuole passione, tempo ed energia per entrare in quei mondi.. ed io ne ho molto pochi in questo momento.
grazie
Daniel

4 marzo 2008 alle ore 13:34  
Anonymous Anonimo ha detto...

Quando ero piccola mia madre mi diceva che io vivevo sempre come se davanti a me non ci fosse abbastanza tempo. Continuo a farlo anche ora e ho l'impressione di non essere così lontana dal vero.Un saluto,Sette.

4 marzo 2008 alle ore 19:27  
Anonymous Anonimo ha detto...

In fondo posso anche capire se qualcuno vorrebbe che io fossi diversa, sono talmente una rompicoglioni e di difficile trattazione che la cosa ci potrebbe anche stare. Ma deve rimanere un pensiero, un desiderio e non deve diventare una crociata perchè allora divento una iena. Insomma dico, se non ti vado bene che vuoi da me con tutta la gente che c'è al mondo? Ne faccio una questione di rispetto verso l'altrui individualità siamo fortunati possiamo scegliere chi ci piace e chi no perciò mi sento di concordare a pieno con il tuo fanculo e pure senza il perfavore. Ecco. Io commento laddove mi viene, ma so che lo sai :-) Gas
P.S. a me piace camminare magari ciacolando in compagnia i km mi faccio.

5 marzo 2008 alle ore 17:20  
Anonymous Anonimo ha detto...

Questo è vero, perchè facciamo i gradassi dicendo io non ho bisogno di niente e di nessuno e poi di nascosto e a volte neppure tanto si piange ma è che si è orgogliosi e comunque si può anche cercare di cambiare se ti viene chiesto con amore chè le imposizioni sono difficili da digerire. Non mi dispiacerebbe stare sulle ginocchia di qualcuno e sentirlo raccontare che amo di più ascoltare che parlare. Ascoltare è il modo migliore per imparare a sognare.
Dormo pure io. Sogna a colori, ma non troppo forti sennò domattina mi maledici che ti svegli con le pupille a spirale:-) Gas

5 marzo 2008 alle ore 23:40  
Anonymous Anonimo ha detto...

sì, credo che ci siano morti più belle di altre, come sogni non realizzati che fanno sognare più di altri.. però a cibarsi di estetica si vive bene e poco, forse. l'orgoglio fa vivere poco e anche male, ma la dignità fa invecchiare in modo splendido. grazie di avermi trovata. e grazie anche a tricarico, che uno che stona e dice stronzi a sanremo è già uno di noi..

6 marzo 2008 alle ore 00:24  
Blogger Daniel ha detto...

ok Quetar! Eviterò appellativi tipo mr o sir, anche se, lo confesso, mi piacciono!

Chiunque ti abbia detto quelle cose, aveva ragione. Sai, l'inglese mi permette di dire cose che non potrei mai dire in italiano... da sempre è così..

Un saluto, a presto
Daniel

6 marzo 2008 alle ore 15:22  

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