Quotidianità

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lunedì 25 febbraio 2008

ammirazione e quetar,stesso letto

Si può chiedere, ascoltare, raccontare. Le risposte autentiche sono quelle che scopri da te. Un saluto @MA

traparentesi.myblog.it

è la differita tra la domanda e la risposta a renderla efficace,prima che autentica.


è difficile trovarsi dentro lo stesso dolore, sotto la stessa gioia?
è difficile formulare domande senza interessarsi delle risposte (?)
è difficile cercare insieme la stessa risposta (?)

camminarsi a fianco, in direzioni opposte è un modo per guardarsi negli occhi, avvicinarsi, incrociarsi e lasciarsi indietro.
guardami negli occhi ancora, e rallenta il passo, ché averti vicino è saperti già alle spalle.

vorrei sentire almeno il vuoto: la possibilità di un pieno. invece è niente: la certezza del nulla.
ah, sorpresa (?)
sono ancora le stesse le parole che soffri: chi è a non cambiare?
tu (?) o loro (?)
già: tu con loro (!)

sbava lumaca!


By cvetaeva


fossati(ancora) : difficile non è volare contro vento ma salire su nel cielo e non trovarci niente.
e poi ho letto ancora di camminarsi vicino :
"un fiume in secca e uno in piena
scorrono pur sempre nello stesso letto"

infine si, le parole e me, cambierei per chiunque,per qualsiasi cosa, m'hanno detto "ottantenne" , e poi che porto bene i miei anni, sapessi almeno dove.
io cambierei si,voce dal basso della mia alta autostima ,ma le parole cambiano senza mutare , stargli dietro è ,come dire,,, arduo?
difficoltoso attratti,specie nei giorni di ottantenne.


non cercavo compagnia
credo sia l'ultima cosa che cercherei mai (roba di dna da orso?)
non vorrei - volevo neanche essere compagnia boh non so.
vorrei e volevo e non vorrei e non volevo un mucchio di cose e non si incastrano bene con quelle di quetar, mi chiedo se si incastrano con quelle dell'uomo quetar a parte.
tu sei tante cose, come tutti spesso, me compresa. ti ricordi gli equilibri quelli strani che si reggono sui pezzi di vetro già. non tengo alle apnee e non o chiederei mai a nessuno e sì che ci perdo molto. è che poi ci sono le cose, quelle senza punti di vista e pensieri, le cose nude crude che non cambi coi voglio vorrei volevo, potrei fare i capricci di nuovo o anche tu dirmi cose e qui mi sembra tutta una resa dei conti e sbuffi e mi schiaccia tutto sai come qualche settimana fa, e come si sopravvive? non sono una toppa te neanche e c'ho una lavatrice pronta da stendere di là cazzo. ops. quando facciamo l'amore io e te?
/miralanza



non cercavo compagnia
certe mattine sveglia alle sei
colazione al bar, prime battute sul tempo e sul sapore del caffè
poi a casa, zainetti, e caffè veloce veloce
un passaggio dai nonni e comprare finocchi
un altro caffè in banca , sempre di corsa
e poi a scuola, o davanti , a parlare coi papà
bla bla bla...
ho ho paolo
un meccanico economicissimo cosi risolvo un rumore sulla y
15 euro( lo dicevo io)
dopo pranzo sverrei sul divano ma il cane rompe
il caffè delle diciassette, perchè il the non piace tanto qua sotto
un'occhiata , l'ennesima ,alla posta , risposte veloci cortesi
e invece il tempo per scrivere magari lo trovo
lo ritaglio, lo rubo
che ,come un nemico codardo ,avanza sempre meno
ma è quasi buio, d'estate un giro in bici,ma l'inverno congela tutto
devo fare qualcosa devo fare qualcosa
è quasi orario di cena, cangiante come tant'altro
l'orario.
può ancora cominciare un giorno
un portatile testimonierebbe accessi diversi
di notte come di giorno
con una modulazione di frequenza cosi poco alternata
alternata certo ,ma regolare se spalmata su un mese
una linea piatta , modello encefalogramma difettoso ,staccato

ops ,sono quasi le cinque.

miralanza :
l'amore io e te?

dovremmo averlo già fatto!
- e questi sono quei bei verbi con due tempi,da usare a discrezione prima che con discrezione.


potenza delle parole ,e dei desideri.

4 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

bisognerebbe prima riuscire a stare bene con se stessi prima di ricominciare che se non si sopporta la propria vicinanza non si riesce a stare bene da nessuna parte. Avere l'aria addosso come dici si proprio così. Senza dubbi non ci si fa domande e senza domande non si progredisce non si conosce non esisterebbero le risposte che a volte sono anche piacevoli e solo per questo vale la pena e le persone non cambierebbero proprio mai. Non so se è come capire forse no, che non ci sarebbero così tanti problemi altrimenti, ma come uccidere un po' si, piccole parti di noi stessi e degli altri per quelle rinunce, magari anche giuste, che i cambiamenti ci costringono sempre a fare. Partendo da un imput e seguendo certi miei pensieri. Gas

26 febbraio 2008 alle ore 12:05  
Anonymous Anonimo ha detto...

Commentare te, tra un andirivieni di domande e risposte è sempre un'impresa. Una bella impresa, però. Sono ancora qui, ma l'ho detto, non ho mai pensato veramente di andar via. Sto cercando una strada (tutti cerchiamo strade, no?) La sto cercando qui e nella vita. La cerco tutti i giorni e tutti i giorni ne trovo una diverso. Per fortuna. E' così che deve essere se si vuole sopravvivere. Ed io è questo che cerco di fare al meglio che posso. Se posso. Sette.

27 febbraio 2008 alle ore 19:02  
Anonymous Anonimo ha detto...

Un dialogo irrinunciabile, caro quetar: quando il blog ne vale veramente la pena. Grazie. E' una bella lezione @MA

27 febbraio 2008 alle ore 20:54  
Anonymous Anonimo ha detto...

già :)
è tutto cambiatoqua caspita
/boh

29 febbraio 2008 alle ore 08:12  

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