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martedì 1 gennaio 2008

prima gli archi

si comincia con il silenzio,come nelle migliori opere a teatro, un silenzio educato, cortese e gradito...
non a me
io sono quello impaziente, che brucia le tappe
quello che non ha tempo
quello che il tempo ucciderà
quello che corre
sono quello che confonde le domande con le risposte
io che chiedo e chiedo
dove
perchè
quando
sempre
sono quello che c'è
quando nessuno passa
o resta
sono il primo e l'ultimo
sono quello che spegne le luci
o che le accende
o che non dorme per paura di dormire
o di addormentarsi

si comincia con il silenzio,come nelle migliori opere a teatro, un silenzio educato, cortese e gradito...
non a me
partino gli archi...

6 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

"Sono il primo e l'ultimo/ Sono quello che spegne le luci/ O le accende"
Tante volte l'ho pensato di me.
"Si comincia con il silenzio come nelle grandi opere a teatro"
Il silenzio. O se preferisci, quel "quetar" che prelude al "caos".
Quello degli archi,che non si possono suonare senza violentarli, altrimenti si perderebbe quel momento di armonia e disarmonia che solo nelle corde c'è. Perché le corde partono in silenzio e sempre scordate. Danno il meglio, il cuore, e poi finiscono ancora scordate. O spezzate. Scordate. Ma mai dimenticate.
Perdonami se ti ho scritto un post aniché un commento, ma non ti leggevo da tanto e questo post mi ha fatto piacere :)

3 gennaio 2008 alle ore 10:45  
Anonymous Anonimo ha detto...

si comincia col silenzio...ma gli auguri hanno bisogno di parole, e abbracci. che sia un anno splendente, per te come per tutti.
un bacio, irene

4 gennaio 2008 alle ore 15:49  
Blogger quetar ha detto...

ciao malù, o noalys,che non so che è, m'hanno detto proprio delle corde, che non so toccarle,che sbaglio e io sai cosa?
amen,ciao .
cosi,come lo scrivo.
ho sempre creduto poco alle preghiere, quel tempo l'ho impiegato per cercare una soluzione che magari non ho trovato ma non mi sono seduto aspettandola.
anche a me m'ha fatto piacere trovarti qua, è un bel posto questo.
lo dico io.


irene, c'è sempre silenzio di fondo ,è solo coperto spesso, no?
come il sole dietro le nuvole,che per fortuna passano lasciando splendere quel che deve,senza chiedere permesso.
sei un altro bel passaggio tu.
:)

4 gennaio 2008 alle ore 17:39  
Anonymous Anonimo ha detto...

io dico che è un posto di merda.

4 gennaio 2008 alle ore 19:04  
Blogger Daniel ha detto...

Il silenzio è sacro. Nulla è meglio per iniziare. E finché le domande si confondono con le risposte.. è tempo per cercare.. per imparare.. per stare male.. per vivere.

Appena tornato dalla Bretagna. Molti neuroni, ancora non funzionano.

Un saluto Mr Quetar!

Daniel

8 gennaio 2008 alle ore 12:32  
Anonymous Anonimo ha detto...

Si vive di domande e di risposte, di silenzio e di archi. E di passi di danza che accarezzano la terra. Anche inciampando a volte.
Quetar, tu dici anche quando fai silenzio.Sette.

8 gennaio 2008 alle ore 19:31  

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